In paese nel 1967 accadde un fatto straordinario che sarebbe stato ricordato per sempre nelle sere davanti al caminetto e nei bar del paese.
Una mattina presto il buon Dino, un ometto di un'ottantina d'anni, uscito di casa si avviò verso i campi che coltivava appena fuori dal paese.
Nel percorso verso quei campi doveva attraversare un ponte su un piccolo torrente che i paesani chiamavano il Rio.
Nel Rio d'estate molti ragazzini del paese facevano il bagno vista la presenza di grandi pozze d'acqua.
Arrivato al ponte vide, in una delle pozze che il torrente aveva scavato nel suo percorso una donna immersa fino al collo nell'acqua gelida, immobile.
Dino restò sorpreso e dal ponte le urlò: " O quella donna, ma che fate?"... La donna si girò verso di lui, lo guardò, gli sorrise e uscì dall'acqua...
Era completamente nuda, capelli lunghi fino alle spalle e una "foresta tra le gambe" così raccontava Dino al bar. Poi lentamente si girò e si incamminò, scalza, verso il bosco e sparì.
Dino rimase qualche secondo lì, appoggiato alla spalletta del ponte a bocca aperta. Ripresosi dalla visione tornò indietro a passo svelto e entrò nel bar di Silvano.
"Oh Silvà!! - disse entrando trafelato - ho visto la Madonna!!" ... "E che t'ha detto?" chiese Silvano mentre puliva il banco.
"Nulla! Ma m'ha fatto vedè tutto!!" disse Dino lasciandosi andare su una sedia "Dammi un cognacchino, ne ho bisogno!".
Silvano lo guardò, Dino era bianco come un cencio e repirava veloce. "Ma ti senti bene? Vuoi che chiami il dottore?" gli chiese Silvano.
"No, no... sto bene! Dammi il cognacche che ti racconto!"
Raccontò a Silvano quello che era successo... "O Silvà, aveva una foresta nera nera... e un culo che sembrava la Luna piena!!" disse Dino scolando in un sol fiato il cognacche.
Silvano conosceva Dino e sapeva che non era un ubriacone e nemmeno uno abituato a raccontare bugie... "Ma chi era?" chiese a Dino.
"Non lo so! Mai vista un'è del paese e gnanco di altri. Ti dico che è la Madonna!"... "Ora secondo te la Madonna fa il bagno nuda nel Rio?" disse Silvano.
"Perchè il su figliolo un camminava sull'acqua e l'hanno battezzato nel fiume?" rispose Dino.
A Silvano sfuggiva il nesso ma non andò oltre. Nel mentre erano arrivati altri paesani a prendere il caffè e Dino raccontava la sua avventura mattutina.
Uno di loro suggerì di andare a vedere il luogo della sacra "apparizione". Partirono in quattro insieme a Dino e giunti sul posto e saliti sul ponte videro il Paradiso.
Su un grande masso, sopra la pozza dove Dino aveva visto la donna, c'era distesa una donna, nuda illuminata dal sole e sembrava dormisse.
"Eccola la Madonna!!" urlò Dino... "Donna è donna a vedè il cespuglio tra le gambe!" disse uno dei paesani.
"Per non parlare di quel popò di bocce che si ritrova... ci credo che Gesù stava attaccato sempre lì!"... "Un bestemmià!!" disse Dino.
La donna, svegliata dalle voci, si mise seduta, li guardò sorridendo, si alzò e scomparve un'altra volta nel bosco...
Scesero nel letto del torrente con qualche difficoltà e cercarono nella direzione dove la donna era sparita ma non trovarono nulla.
Dopo un paio d'ore tornarono sulla piazza del paese e nel bar di Silvano dove, dopo qualche minuto iniziarono ad arrivare i paesani dopo che la voce dell'"apparizione" si era diffusa nei vicoli.
"Ma davero hai visto la Madonna?" chiedeva qualcuno a Dino e lui raccontava di nuovo come era successo. "anche noi l'abbiamo vista" dicevano quelli che l'avevano accompagnato la seconda volta.
Le beghine del paese erano entrate nella chiesa a chiamare il parroco e si erano sedute sulle panche a recitare il rosario.
Il parroco entrò nel bar di Silvano mentre Dino descriveva il fatto a un bel numero di uomini. "Figlioli, fatemi passare" disse il parroco.
Fecero ala e il parroco si mise davanti a Dino seduto sulla sedia. "Figliolo, raccontami cosa è successo..."
Al racconto di Dino il parroco annuiva salvò farsi il nome del padre sei volte alla descrizione della foresta e della Luna.
"Dino, dimmi la verità - chiese il parroco- ti sie inventato tutto?"... "Eh no! Ci sono i testimoni!!" disse Dino.
Quelli che avevano visto la donna insieme a Dino confermarono la visione. Il parroco era visibilmente in imbarazzo.... "Figliuoli, è probabile che la Madonna venga sulla terra a benedire i suoi figli ma vi sembra che venga qui e vada nel Rio nuda?"
"O piovano - disse Dino - anco Adamo e Eva erano nudi! E un veniamo tutti da lì?"
Non era il momento per discussioni teologiche e il parroco non sapeva cosa fare. Nel mentre la voce si era sparsa in tutti i paesi della montagna.
E ovviamente si era arricchita di particolari inventati. Dino aveva visto la Madonna che vestita di bianco si era bagnata i piedi nel Rio sciolgiendosi i capelli più neri della Foresta nera.
Un'altra versione raccontava che Dino e gli altri avevano visto la Madonna che faceva il bagno a Gesù nel Rio circondata da angeli svolazzanti.
Una altra ancora diceva che Dino aveva visto Satana che si era incarnato in una donna tentatrice e che quel luogo doveva essere benedetto per scacciare il maligno.
Gira e rigira la notizia dell'apparizione della Madonna nel Rio del paese iniziò a fare il giro di paesi e cittadine e nel giro di due/tre giorni il paese fu invaso da curiosi, credenti e miscredenti.
Se il fatto era ben accetto sopratutto dai bar del paese e dagli alimentari che sfornavano panini a ripetizione la cosa disturbava il parroco e anche la Curia.
Il parroco chiuse il portone della chiesa, che rimaneva sempre aperto, e disse che era tutta una fantasia e di non seguire quei "miscredenti".
Dino stazionava davanti al bar di Silvano raccontando la sua avventura, tralasciando la foresta nera e la luna piena.
Diceva che la Madonna l'aveva vista nell'acqua con un vestito bianco e luminoso come la Luna piena e un mantello azzurro e poi dopo averlo benedetto era salita in cielo.
Così la raccontavano, ai forestieri, anche i quattro paesani che lo avevano accompagnato la seconda volta.
Sul ponte, nel luogo dell'apparizione di quella che ormai chiamavano La Madonna della Luna piena, iniziarono ad essere appesi rosari, crocifissi, santini e mazzi di fiori.
Gente che pregava in ginocchio sui cardi dei castagno come se fosse una penitenza altri che si bagnavano nelle acque del Rio o prendevano un fiasco d'acqua perchè, qualcuno, aveva detto che era miracolosa avendo bagnato il corpo della Madonna.
C'era anche chi, in paese, con spirito imprenditoriale aveva iniziato a fare delle reliquie della Madonna.
Piccoli sassi bianchi presi nel Rio che aveva di poteri miracolosi, un ciuffo di peli che erano i capelli della Madonna rimasti impigliati nei rovi lungo la riva.
In realtà i peli erano lana di pecora...
Il sabato mattina di quella settimana indimenticabile per il paese sulla piazza arrivarono un ragazzo e una ragazza con gli zaini.
Li posarono fuori dal bar di Silvano e mentre entravano Dino li guardò e urlò "E' la Madonna!".
Nella piazza c'erano una ventina di persone che a quel grido si precipitarono tutte davanti al bar.
"E' lei!" urlava Dino che si inginocchio e si faceva il segno della croce.
I due non capivano tanta agitazione e ridevano... "Non capire, noi tedeschi"... dicevano i due sempre ridendo.
Intanto, richiamato dalle grida era arrivato anche il parroco che era stato prigioniero in Germania e qualche parola di tedesco se la ricordava.
Parlò con il ragazzo che gli spiegò che erano due escursionisti tedeschi e che si erano accampati per qualche giorno vicino al Rio, in una grotta poco distante.
Il parroco capì la situazione. Chiese alla ragazza, gentilmente, se aveva fatto il bagno nel Rio. La ragazza ridendo gli rispose di si, che lo aveva fatto più volte e che era bello e a lei piaceva farlo nuda.
"Grande peccato?" chiese la ragazza sorridendo al parroco. Lui gli spiegò quello che era successo e il perchè di tanta agitazione in paese e allora i due iniziarono a ridere a crepapelle indicando Dino.
Risolto l'enigma il parroco fece suonare le campane a martello poi salito sul campanile diede fondo a tutta la sua arte oratoria smontando in pochi minuti la credenza popolare dell'apparizione della Madonna.
I due escursionisti presero un caffè, vollero che Silvano gli facesse una foto con Dino e si incamminarono verso la piana.
I pochi "pellegrini" risalirono in silenzio in macchina e in moto e scomparvero per sempre con grande giubilo del parroco e del vescovo.
Dino guardava la Luna della Madonna allontanarsi e disse a Silvano e ai pochi paesani rimasti: "Dite quello che vi pare ma io la Madonna l'ho vista e l'ho rivista ed è anco una bella topa!"