martedì 31 marzo 2020

Giro giro tondo...


Quand'ero piccolo non c'erano giochi elettronici, televisione e tantomeno computer. In casa avevamo una radio, una Grunding a valvole, un parallelepipedo di legno scuro con le manopole per sintonizzare i canali.

domenica 29 marzo 2020

Vespa 50 special


La vicinanza con la Versilia permetteva, l'estate, a tante donne del paese di andare a lavorare nelle ville e gli alberghi della costa come governanti, cameriere.

sabato 28 marzo 2020

Sipario!


Come vi avevo raccontato, in paese c'era una filodrammatica. Era composta per la maggior parte da ragazzi e ragazze del paese e qualche persona più adulta. 

venerdì 27 marzo 2020

La strada della montagna


Nell'agosto del 1954 fu inaugurata la strada sterrata, poi asfaltata qualche anno dopo, in occasione di nuove elezioni, che dalla valle saliva fino al paese. 

giovedì 26 marzo 2020

Il pane dei poveri



Una volta le famiglie in montagna non avevano molto con cui sostentarsi. Non c'erano supermercati o discount, tantomeno i frigoriferi o i congelatori e l'economia domestica viveva di quello che la terra e gli animali donavano.

Sempre ...


Mia madre era nata nel marzo del 1932. Si chiamava Giulia, come suo nonno. Ma tutti la chiamavano Giulietta. Da giovane aveva imparato a ricamare e cucire vestiti. Aveva una bella voce e cantava nel coro della chiesa.

martedì 24 marzo 2020

La rivoluzione oggi no, domani forse...



Nel 1976 avevo 18 anni e frequentavo le superiori a Massa. La mia generazione viveva l'impegno politico in maniera forte, partecipata, a volte esagerata.

lunedì 23 marzo 2020

Balla per me , balla balla


Negli anni settanta era abitudine fare le festine tra adolescenti. C'erano le discoteche ma, sopratutto per ragioni di portafoglio, non ci andavamo spesso. 

sabato 21 marzo 2020

La frittata


Nei giorni precedenti la settimana pasquale era tradizione la benedizione delle case. Il parroco accompagnato da due o tre chierichetti, vestiti con la cotta, visitava casa per casa le famiglie del paese per la benedizione di rito.

venerdì 20 marzo 2020

A ognuno la sua croce


Due delle tradizioni paesane più sentite erano il presepe vivente e la rievocazione della Via Crucis. Nella settimana che precedeva la Pasqua il paese veniva addobbato con dei festoni e ad ogni finestra posizionati dei lumini ad olio.

Mabella


Mia nonna paterna si chiamava Mabella. Era nata il 24 giugno 1904. Era minuta, occhi verdi,  lunghi capelli neri che portava raccolti in una crocchia sulla nuca. 

martedì 17 marzo 2020

Franza o Spagna ....


Quando ero alle superiori decidemmo insieme ad altri tre amici di organizzare, per l’estate un viaggio in auto per la Spagna. Non eravamo mai usciti dall’Italia. 

lunedì 16 marzo 2020

San Michele aveva un gallo...


Il patrono del paese era San Michele Arcangelo e il 29 settembre di ogni anno veniva festeggiato dall'intera comunità. La statua del santo era conservata nella piccola chiesa del paese su un altare. Non era molto alta, nemmeno un metro ed era di gesso colorato. 

domenica 15 marzo 2020

Shangai



Lo chiamavano Shangai e non per qualche legame con la città cinese ma per la sua magrezza che ricordava uno dei bastoncini del gioco. Era alto, con un volto tondo, un naso a patata, stempiato e due ciuffi di capelli riccioli ai lati. 

sabato 14 marzo 2020

Il cinematografo



Nel paese c'era una Società di Mutuo soccorso che, dopo la seconda guerra mondiale divenne una Pubblica Assistenza. La maggioranza degli uomini del paese lavorava alle cave di marmo, vicine al paese ma sempre a un'ora e mezzo di cammino a piedi. E avevano costruito, con sacrifici, lo stabile dove anche oggi ha sede quella società. 

venerdì 13 marzo 2020

Il Poeta


Era emigrato in Belgio, come molti della sua generazione, a lavorare in miniera. Quando tornò al paese era in pensione da un mese. 

In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti


Quando andavo alle elementari capitava molto spesso di dormire dalla nonna materna. Si chiamava Palma e mio nonno Amilcare ( suo marito) era morto nella seconda guerra mondiale in Russia. Aveva avuto tre figli, due figlie ( una mia madre) e un figlio che era nato un mese prima che il marito andasse in guerra.

mercoledì 11 marzo 2020

Un ragazzo del '99


Mio nonno era un ragazzo del '99. Si chiamava Luigi ed era nato il 1 gennaio del 1899. I ragazzi nati in quell'anno furono chiamati alle armi nei primi mesi del 1917 per rinforzare le truppe italiane impegnate nella Grande Guerra. 

domenica 1 marzo 2020

Una vita


Molti anni fa sono tornato a vivere in montagna recuperando quello che era un rustico con un pò di terra coltivabile di proprietà dei miei nonni. Una casa con solidi muri in pietra, composto di 4 stanze, due a pianterreno e due al primo piano, di circa 60 mq totali.