Come ogni anno a Natale mi regalo un paio di scarponi. Non ho calzature di altro tipo, uso solo scarponi. Ho dei Ladakh della Scarpa, un paio di Nepal de La Sportiva ma quelli che uso quotidianamente sono i Makalu, un modello della Tecnica.
mercoledì 23 dicembre 2020
Bruno e la Barbara
Come ogni anno a Natale mi regalo un paio di scarponi. Non ho calzature di altro tipo, uso solo scarponi. Ho dei Ladakh della Scarpa, un paio di Nepal de La Sportiva ma quelli che uso quotidianamente sono i Makalu, un modello della Tecnica.
martedì 22 dicembre 2020
mercoledì 16 dicembre 2020
domenica 13 dicembre 2020
sabato 12 dicembre 2020
Il flauto e il serpente crestato
Lo chiamavano Treccase anche se erano un po' di più.... ma non molte. Stava quel paese, se così si poteva chiamare quel piccolo gruppo di case, isolato nel verde della montagna. Quasi tutto il necessario proveniva dai campi e dai boschi che lo circondavano.
giovedì 10 dicembre 2020
mercoledì 9 dicembre 2020
martedì 8 dicembre 2020
lunedì 7 dicembre 2020
I tre cofanetti
L'Aurelia si addormentò per l'ultima volta in quel letto di ferro dov'era nata, aveva passato quasi tutte le sue notti compresa l'ultima. Le due cognate che entrarono al mattino perché avevano visto le finestre ancora chiuse, cosa insolita, si resero conto che Aurelia se n'era andata nel sonno.
sabato 5 dicembre 2020
Ada
Per lei Renzo era bello, bello come l'angelo di marmo che stava in chiesa a fianco dell' altare ma Ada pensava che in lei era entrato il demonio. Sentiva palpiti e turbamenti del proprio corpo che fino allora le erano sconosciuti, che altro poteva essere se non il demonio che un giorno sarebbe uscito squarciandole il ventre?
giovedì 3 dicembre 2020
La bimba dei papaveri
C'era un vecchio che in una grande città forse sarebbe passato inosservato, ma lì in quel piccolo paese era considerato un gran signore. Sua era la casa più grande, suo il gregge più numeroso e la terra su cui lavoravano e vivevano quasi tutte le famiglie del paese.
mercoledì 2 dicembre 2020
martedì 1 dicembre 2020
Ortensia
Sapeva il suo nome di sottoboschi ombrosi, di felci chine su chiare pozze d'acqua e di soffici muschi. Dalla sua bocca non uscì mai un alcun suono anche se i medici dicevano che avrebbe benissimo potuto parlare.
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