Tutto il paese dormiva il sonno dei giusti, ma verso le tre di notte il silenzio fu interrotto da un urlo: "E' nato!!!". Era nato il primo figlio a Italo e Doriana.
Si erano sposati nel 1955 e dopo un paio d'anni avevano avuto quel figlio tanto desiderato e forse per questo decisero di chiamarlo Benedetto.
Italo il giorno dopo andò al bar e pagò da bere per tutti mentre la Doriana era ancora a letto affaticata da un parto non tanto semplice. Benedetto pesava quattro chili e 200 grammi alla nascita.
A vent'anni era cresciuto poco in altezza ma tanto nel peso. Era poco più alto di un metro e sessanta e pesava più di 90 chili. Aveva appetito ma forse doveva avere anche qualche disfunzione.
Una volta per scommessa aveva mangiato un'ottantina di tordelli al sugo e per finire tre gelati coppa del nonno.
Benedetto fin dalle elementari era grasso e i compagni di scuola iniziarono a chiamarlo Sergente Grassia, storpiando il nome di uno dei protagonisti del telefilm Zorro che vedevano in televisione.
Benedetto non se la prendeva, anche perchè non era proprio un fulmine, pacioso, un pò tardo di comprendonio.
In quell'estate del 1977, Benedetto aveva vent'anni, per la prima volta andò, ad agosto, con alcuni amici paesani al mare. Presero la corriera e andarono fino a Forte dei Marmi poi alla spiaggia libera.
Si spogliarono sulla spiaggia rimanendo in costume comprato in un negozio della cittadina. Benedetto no. Glielo aveva fatto sua madre, di lana ai ferri.
Il costume, nero, aveva due bretelle che contornavano il pancione di Benedetto bianco come una meringa. Gli amici iniziarono a ridere per la comica scena.
Poi urlando corsero verso il mare, calmo e liscio come un olio, per fare il bagno... "Dai Sergente andiamo a tuffarci!"... Benedetto piano piano raggiunse la riva mentre gli altri già a mollo si schizzavano l'acqua.
Benedetto entrò in acqua sempre camminando e continuò a camminare. Uno degli amici lo vede che piano piano sta scomparendo e gli urla "Grassia!! Dove vai? Fai il palombaro?" Gli altri si fermano mentre la capoccia di Benedetto sparisce sott'acqua.
Il bagnino intanto vede la scena e si porta il fischietto alla bocca, inizia a fischiare e ad agitare le mani ... "Oh, torna riva bombolone!! ma Benedetto è sparito nel gorgo..
Un paio di amici che sapevano nuotare si lanciano nel punto dove è scomparso, il bagnino aiutato da altri bagnanti mette in acqua il patino e inizia a remare con il suo aiutante verso il punto del naufragio.
Sulla spiaggia intanto la gente si è radunata a vedere cosa succede. Il bagnino, Tito, e i due amici arrivano nel punto, il bagnino si tuffa e va sott'acqua.
Risale dopo un paio di secondi tira un moccolo e urla al suo aiutante sul patino "Tirami la cima e il salvagente!".
Si rituffa sott'acqua e poi riappare, dopo una ventina di secondi, tempo che agli amici di Benedetto sembra un'eternità. Risale sul pattino lega la cima a uno scalmo e con l'aiutante iniziano a remare "Oh!...Oh!.. forza!!.
Il patino parte lentamente ma i due, abituati a mari più incazzati iniziano a viaggiare spediti e dietro di loro la cima si tende e dopo qualche metro affiora Benedetto legato come un salame e, all'apparenza svenuto.
"Mamma! Mamma! - urla un bambino con un cappellino rosso in testa - Tito ha pescato una balena?"... la mamma lo tira per il braccio e lo riporta sotto l'ombrellone.
Il patino arriva sulla riva e gli uomini e gli amici di Benedetto tirano la cima come se fosse una sciabica "Oh issa!... alla voce... Oh issaaa!!.
Ce la fanno a tirare in secca il balenottero... Tito si china, gli da due schiaffi poi e inizia a fargli la respirazione bocca a bocca.
Gli amici di Benedetto sono disperati...tutti i bagnanti sono in circolo e nel mezzo quella meringa bianco/nera con Tito che massaggia, soffia e smoccola ... "Se un sapete notà state a casaaa!"... a un certo punto Benedetto tira un colpo di tosse e sputa acqua di mare.
Lo girano su un fianco in quattro. Dopo qualche minuto si riprende mentre Tito continua a smoccolare... Arriva l'ambulanza e la barella. Ma l'ambulanza non può arrivare fino a riva e Benedetto è lì ora seduto sul patino ancora più bianco e debole.
Arrivano i due barellieri con una barella pieghevole di tela. Caricano Benedetto poi visto il peso, anche due suoi amici aiutano i barellieri a portarlo fino all'ambulanza che è sulla strada lampeggiante acceso a circa 500 metri dalla riva.
A metà percorso altri amici e un paio di bagnanti robusti danno il cambio. Ripartono e dopo qualche metro si sente uno strappo...la tela della barella si è strappata e Benedetto va culo in terra.
Arriva Tito con una rete da pesca... "Questa non si strappa!" urla... e mettono Moby Dick nella rete. immaginatevi la scena...
Come fu, come non fu ce la fecero a caricarlo in ambulanza e a portarlo all'ospedale.
Gli amici lo erano andati a trovare e gli avevano chiesto perché non aveva detto di non saper nuotare e lui, con una vocina flebile aveva risposto: " Un me l'avete mia chiesto..."
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