mercoledì 25 novembre 2020

C'era una volta...


Sono un macina caffè ma a dir la verità di caffè n'ho macinato poco. 
Molti anni fa mi portò in questa casa una zia come regalo di nozze alla giovane nipote. 
Mi misero nella credenza su un ripiano vetrato da dove vedevo tutta la cucina.
Iniziai il mio lavoro macinando ogni giorno un bel pugno d'orzo tostato che la giovane toglieva poi dal mio cassettino per preparare ogni sera la bevanda con cui al mattino facevano colazione mischiandovi un po' di latte aggiungendo nella tazza pezzetti di pane.

Andai avanti così per un paio di anni poi arrivò il tempo in cui reperire cibo era difficile, dicevano che c'era la guerra. 

E allora mi toccò macinare radici di cicoria selvatica, vinaccioli e pure ghiande il tutto prima di darlo a me veniva messo in un padellino e tostato sopra le braci del camino.

Poi passata la guerra iniziai di nuovo a macinare orzo. e ora la dose era aumentata perché c'era un piccoletto.

Un bimbo che cercava di afferrarmi per giocare e quando iniziò a salire sulle sedie dalla credenza fui messo in alto sulla mensola del camino dove sono rimasto fino ad oggi.

Ed ecco che un giorno mi ritrovai a macinare il caffè era la festa del patrono e in casa c'erano degli invitati. Una prima volta che ben ricordo un profumo che mi rimase addosso per giorni anche quando continuavo a macinare orzo.

Però ogni tanto arrivava il caffè ne compravano venticinque grammi quando c'era festa grande oppure quando qualcuno stava male. Poi arrivai a macinarlo ogni domenica.

Speravo che sarei arrivato un giorno a macinare solo caffè ma. Ma mi sbagliavo....

Quando le cose andarono meglio arrivò nella casa un macinino elettrico. Lo invidiavo anche se ero infastidito dal rumore che faceva. Ma non fece una bella fine perché si ruppe e lo buttarono via

Poi arrivò il tempo in cui i negozi non vendevano più prodotti sfusi e il caffè era in pacchetti già macinato.  E così son rimasto su questa mensola...

Quel bel profumo del caffè che macinavo una volta mi arrivava dalla moka sul fornello fin quassù sulla mensola e mi facev aricordare i bei giorni.

Poi un giorno arrivò una macchina "a cialde" come la chiamavano la chiamavano in casa e sulla mensola è venuta a farmi compagnia anche la moka.  E così  in questa stanza ho visto quattro generazioni. 

Ogni tanto mi danno una spolverata, qualche volta macino un pugno di riso che viene dato a due bambine per farle giocare che con sforzo piccole manine girano la mia manovella.

E mi ricordo di essere ancora un macinino...